
Questo articolo è dedicato a Diana e Roberto.
Robert LeRoy Parker nacque nel 1866 nello Utah, Stati Uniti, da genitori immigrati dall’Inghilterra per via delle persecuzioni anti-mormoniche. Abbandonò la famiglia e i dodici fratelli che era un ragazzo. Lavorò in diversi ranch, quindi conobbe Mike Cassidy, un ladro di cavalli e bestiame, e fu macellaio. Da qui il soprannome che lo accompagnò nella leggenda, Butch, e il cognome che prese in onore dell’amico, Cassidy.
A quattordici anni entrò ufficialmente e suo malgrado nel mondo del crimine: rubò un paio di jeans e una torta in un negozio chiuso, lasciando in cambio un pagherò. Fu comunque denunciato. A 18 anni consegnava cavalli rubati e faceva il cowboy fra Colorado, Wyoming e Montana. A 21 anni entrò in società con Matt Warner, il proprietario di un cavallo da corsa, partecipando a varie gare.
Il 24 giugno del 1889, a 23 anni, Butch fece il salto di qualità: con Warner e due fratelli di nome McCarty rapinò la San Miguel Valley Bank di Telluride per un bottino di 21.000$. Poco dopo acquistò un ranch nello Wyoming presso l’Hole-in-the-Wall, una formazione geologica che, grazie al fatto di dominare il paesaggio circostante permettendo l’avvistamento di intrusi, era diventato un nascondiglio perfetto per diverse bande di fuorilegge. Rifugi, stalle e magazzini erano mantenuti da rapinatori, ladri di bestiame e pistoleri in un accordo di perfetta armonia criminale.

Nel 1894 fu arrestato per abigeato e per aver messo su un sistema di protezione (leggasi racket) presso i ranch locali. Rimesso in libertà un anno e mezzo dopo con la promessa di non recare più danno allo stato dello Wyoming, costituì il Mucchio Selvaggio, una banda di criminali fra cui spiccavano Elzy Lay, Harvey “Kid Curry” Logan, Ben Kilpatrick, William Carver, Laura Bullion, George Curry e Harry Longabaugh, alias “The Sundance Kid”. Il Mucchio si diede da fare rapinando banche, società minerarie e specializzandosi nell’assalto ai treni, sopratutto quelli portavalori. La tecnica usata era semplice: dopo l’azione il gruppo si divideva per disorientare gli inseguitori e si riuniva in uno dei tanti nascondigli: l’Hole-in-the-Wall, il Robber Roost o un bordello di San Antonio, Texas.
Divenuto celebre nell’agiografia Hollywoodiana novecentesca per il rifiuto della violenza (Butch Cassidy e Sundance Kid non uccisero mai nessuno durante la loro carriera), in realtà il Mucchio Selvaggio si lasciò alle spalle una pozza di sangue: nel 1899 Kid Curry e George Curry uccisero lo sceriffo Joe Hazen, che era sulle loro tracce dopo la rapina a un treno della Union Pacific. L’agenzia investigativa privata Pinkerton si schierò al fianco della legge in una massiccia caccia all’uomo: i banditi che romanticamente resistevano all’avanzata del progresso non potevano nulla contro lo strapotere economico di grandi latifondi, allevatori, banche, compagnie ferroviarie e minerarie.
Il gioco si fece sempre più duro: un mese dopo a Folsom, nel New Mexico, fu arrestato Elzy Lay, il miglior amico di Butch, dopo che ebbe abbattuto uno sceriffo e un altro uomo in una sparatoria seguita all’ennesima rapina.
Nel marzo del 1900 Kid Curry e Bill Carver uccisero due vice-sceriffi. In aprile, durante una sparatoria nello Utah, lo sceriffo John Tyler e il suo vice Sam Jenkins colpirono a morte George Curry. A maggio Kid Curry vendicò il mentore da cui aveva preso il cognome: Tyler e Jenkins furono la sesta e la setta vittima del Mucchio, cinque delle quali dovute a Kid.
Nell’agosto del 1900, nonostante la promessa fatta anni prima, nonostante la ricerca di un’amnistia e nonostante i tentativi della Union Pacific di trovare un accordo con il Mucchio Selvaggio, Butch tornò a colpire nello Wyoming. A settembre rapinò con Sundance Kid e Bill Carver la First National Bank di Winnemucca, Nevada. A dicembre Cassidy, Sundance Kid, Kid Curry, Ben Kilpatrick e William Carver posarono a Fort Worth, Texas, in una celebre foto, una copia della quale finì nelle mani dell’Agenzia Investigativa Pinkerton che la usò per realizzare i ritratti dei cinque per i famigerati poster del far west: sotto le loro facce campeggiava la scritta “Wanted, dead or alive”.
Le rapine si accumulavano, aumentava il bottino e si stringeva il cappio della legge: nel 1901 fu ucciso durante un inseguimento Will Carver, mentre Kilpatrick e Laura Bullion furono catturati poco tempo dopo. Il 12 dicembre di quell’anno Kid Curry ammazzò due poliziotti a Knoxville e, braccato dalle autorità e con mezza Pinkerton sulle sue tracce, riuscì comunque a raggiungere il Montana dove assassinò un rancher responsabile anni prima dell’uccisione di suo fratello.
L’aria si faceva pesante: Butch Cassidy, The Sundance Kid e la sua donna, Etta Place, fuggirono a New York e si imbarcarono per il Sud America. Nel loro futuro c’erano Buenos Aires, l’Argentina e la Patagonia. Comprarono un ranch ai piedi delle Ande.

Nel 1902 Kid Curry fu arrestato e accusato di rapina in quanto nessuno ebbe coraggio di testimoniare a proposito dei suoi omicidi. Riuscì a evadere l’anno dopo. Nel 1904, in fuga dopo l’ennesima colpo a un treno, fu ferito dal proprietario dei cavalli che lui e altri due banditi avevano rubato. Vistosi perduto, si uccise con un colpo in testa. Nel corso della sua carriera aveva ucciso undici persone, di cui nove membri delle forze dell’ordine.
Butch Cassidy e The Sundance Kid ripresero la loro attività criminale nel sud del mondo. Nel 1905 rapinarono il Banco de Tarapacá y Argentino a Río Gallegos, presso lo Stretto di Magellano, scomparendo poi nelle steppe patagoniche. Braccati anche lì dalla Pinkerton, vendettero il ranch e continuarono ad assaltare banche argentine, rifugiandosi poi in Cile. Nel 1906 Etta Place, attiva al loro fianco fino ad allora, tornò negli Stati Uniti, mentre i due uomini si spostarono in Bolivia.

Il 3 novembre 1908 presso la cittadina di San Vicente un corriere di una società mineraria che trasportava le paghe a dorso di mulo fu rapinato da due banditi americani che agirono a volto coperto. Il proprietario di una casa del paese riconobbe nel mulo dei sue due affittuari una delle bestie della miniera e avvertì le autorità. Il 6 novembre la casa fu circondata da tre soldati e dalle forze di polizia locali. I banditi aprirono il fuoco uccidendo un uomo e ferendone un altro. Alle due del mattino, dopo una sparatoria violenta, furono uditi due colpi singoli esplosi all’interno dell’edificio. All’alba furono ritrovati i corpi dei fuorilegge, pesantemente feriti e morti uno con un colpo sulla fronte e uno sulla tempia: vistosi perduti si erano uccisi, o forse erano stati giustiziati sul posto dagli assedianti. I corpi non furono identificati e furono seppelliti nel cimitero locale. Per molti si trattava di Butch Cassidy e di Sundance Kid, di cui da allora in poi non si seppe più nulla. Per altri invece i due erano riusciti a tornare negli Stati Uniti dove hanno continuato a vivere per decenni sotto falsa identità e abbandonando la loro vita criminale.
In un modo o nell’altro, la ferrovia aveva comunque raggiunto il Pacifico e il West era stato colonizzato: il progresso fatto di acciaio, vitelli e finanza aveva il Novecento steso davanti. Iniziava una nuova era.
Questo articolo è stato scritto per Nulla Dies Sine Linea.