Dublino da bar

Guinness, fotografia di Diego Meggiolaro, Dublino, novembre 2011.

La Guinness sembra un oggetto solido, un blocco di basalto sormontato da un disco di calcare, il tutto servito in una pinta vera, quella imperiale inglese, da 0,56826125 litri, e non in una farlocca tipica dei pub italiani, la media da 0,4.
Quando te la passano da sopra al banco sembra che debba pesare una dozzina di chili. L’afferri, avvolgi con la mano il vetro freddo, lo fai tintinnare contro quello dei tuoi compagni di viaggio, dici sláinte (salute), porti il bicchiere

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Peregrinare turco

Da domani e per un mese circa, e forse oltre, se volete date un’occhiata su questo blog, Peregrinare turco: sarò in viaggio per la Turchia, con poco danaro, molto tempo a disposizione e tante cose turche da vedere e fare. Lì potrete scoprire dove sarò e seguire il mio peregrinare. Leggete, fate girare e, per non perdervi nulla, iscrivetevi alla mailing list.

Quello che segue è l’ultimo articolo pubblicato prima della partenza, Alea iacta est.

Gazinatep Kalesi. Il castello di Gaziantep.

Poche ore e il peregrinare avrà inizio. Ancora qualche ritocco, una controllatina allo zaino, Marinai, profeti e balene e Led Zeppelin IV da inserire nel lettore MP3, la mia biblioteca da viaggio da verificare sul Kindle, un paio di mail da scrivere, qualche articolo sulle imminenti elezioni turche da leggere, le unghie da tagliare e Avana, il gatto dei Golini, da scacciare dal divano su cui bivacco in queste ultime

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Dal vostro inviato nella Perfida Albione

L'HMS Albion recupera a Santander alcuni britannici bloccati all'estero.

Il primo ministro inglese Gordon Brown ieri ha inviato la portaerei Ark Royal e la porta-elicotteri HMS Ocean direttamente sulla Francia: l’obbiettivo della Royal Navy era Calais. L’ordine è rientrato, non tanto perché giunto con sessantasei anni di ritardo rispetto all’Operazione Overlord o perché effettivamente non c’è alcuna guerra in corso contro i francesi, quanto perché il porto di Calais è troppo piccolo per permettere l’attracco delle due navi e il normale servizio di traghetti sulla Manica pare sia in grado di sostenere il rientro delle masse di brittanici bloccate all’estero.

I racconti dei rimpatriati sono epici: c’è chi ha

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