Huffington Post ed editoria digitale

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La scorsa settimana ho inaugurato un nuovo blog su uno spazio che Huffington Post Italia mi ha gentilmente concesso.

Non è uno spazio generico: il tema che affronto è quello caldo dell’editoria digitale. Da quando gli antichi romani hanno iniziato a rilegare delle pagine fra loro il libro domina la scena del supporto per la scrittura. Gutenberg, con la sua invenzione della stampa a caratteri mobili, l’ha reso uno strumento universale. Il progresso tecnologico degli ultimi anni, internet e l’introduzione del display eInk, che imita la resa dell’inchiostro su carta, hanno rivoluzionato la fruizione dei testi.

Ci troviamo in uno di quei rari momenti della storia dell’uomo in cui un’innovazione sostituisce un’abitudine vecchia di secoli. Come il rotolo di papiro o pergamena rese obsoleta la tavoletta d’argilla e come il libro rilegato si impose sul rotolo, anche l’ebook finirà con il prevalere sul libro?

In un futuro in cui leggeremo sempre di più con l’eReader e sempre di meno sulla carta, cosa sarà dell’editoria così come l’abbiamo conosciuta? E oggi, cosa gli sta capitando?
Con questo blog cercherò di dare risposte a queste domande e a molti altri quesiti, analizzando l’editoria digitale e tenendo d’occhio le novità del settore.

Perché i libri sono fatti di parole, non di carta.

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