Pericolosi eserciti paramilitari contro le forze del Bene

Il rapporto della Digos parla di strategia militare. Di un manoscritto ritrovato che illustra tattiche di attacco. Di gruppi paramilitari schierati contro le forze dell’ordine. Di un piano d’azione che avrebbe preordinato l’assedio al cantiere della Maddalena, Val di Susa.

Omaggio a Pellizza da Volpedo. Gec, Val di Susa, 2011.

I fatti: la notte del 24 maggio 2011 i No Tav occupano il cantiere dell’alta velocità in Val Clarea, impedendo l’inizio dei lavori e fondando la Libera Repubblica della Maddalena. Il 27 giugno l’attacco delle forze dell’ordine scioglie l’assembramento difensivo. Il 3

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Schifani in web 2.0: attacco a Facebook

Facebook nel mirino

Facebook lo si può apprezzare o detestare, trovarlo utile, divertente, una perdita di tempo, un passatempo, un luogo di contatto, di discussione, di gioco, di chiacchiericcio, di banalità, di lampi di genio, di normalità, di socialità, di asocialità, lo si può usare o meno.
Tutto si può dire su di esso, perché tutto si può dire sulle persone: è un luogo sì virtuale, ma creato ed alimentato dal pensiero umano, ed una sua definizione qualitativa non può non prescindere da esso e soprattutto da una delle sue caratteristiche base: è vario.
Così come al bar potete parlare di calcio o di figa, di politica o di scarpe, di film o di libri, di birra o di lavoro, così potete farlo su Facebook. Così come su un tram potete incontrare trogloditi o persone interessanti, uomini alti o bassi, donne con la gonna o con i pantaloni, gente che vi pesta i piedi o che vi

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L’amore secondo Cicchitto

L'onorevole Fabrizio Cicchitto

“L’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio”

Frase da far cariare immediatamente i denti, e difatti i generali smentiscono subito con i fatti le parole ospedaliere del Cavaliere. Dice Fabrizio Cicchitto che l’aggressione è dovuta ad una campagna d’odio condotta da

“…un network composto dal gruppo editoriale Repubblica-L’Espresso, da quel mattinale delle Procure che è il Fatto, da una trasmissione di Santoro e da un terrorista mediatico di nome Travaglio, oltre che da alcuni pubblici ministeri, che hanno nelle mani alcuni processi, tra i più delicati sul terreno del rapporto mafia politica e che vanno in tv a demonizzare Berlusconi…”

(media non allineati e toghe rosse)

“…e da un partito come l’Idv, con il suo leader Di Pietro, che in questi giorni sta evocando la violenza, come se volesse trasformare lo scontro politico in atto in guerra civile fredda, che coinvolge anche settori più giustizialisti del suo partito, caro onorevole Bersani.”

(opposizione parlamentare identificata nell’Italia dei Valori e in certi ranghi del PD)

“Da questa situazione si esce solo disinnescando con leggi funzionali quell’uso politico della giustizia, un cancro che ha distrutto la prima Repubblica e sta minando anche la seconda.”

(è tutta colpa della giustizia)

Vale a dire: all’odio rispondiamo con l’odio. Dagli ai giornalisti contrari, dagli all’opposizione, dagli alla giustizia che cerca di fare luce sui comportamenti del Premier. Una bella lista di proscrizione siglata con l’uscita dall’aula del Pdl quando la parola è passata a Di Pietro e Bersani. Per buona pace di chi si auspicava un abbassamento dei toni (Napolitano).

Storie, narrazioni, sguardi obliqui

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