Racconti al tempo della crisi

Era nel lontano novembre del 2009, epoca in cui ancora i più non conoscevano Mario Monti, che il mio racconto Regalo aziendale vinceva il secondo premio del concorso Lama e trama, ed era nel più prossimo aprile del 2010 che veniva pubblicato in antologia dalla casa editrice Perdisa.

Un racconto scritto alle

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Lama e trama 2010

Ed eccoci qui: il 21 aprile è arrivato e Perdisa ha puntualmente pubblicato l’antologia del premio giallo/noir Lama e trama, edizione 2009.

Potrete acquistarla in libreria o su internet (qui ad esempio) per 14 euro. Dentro vi troverete non solo i racconti giallo/noir premiati a Maniago lo scorso novembre, fra cui il mio Regalo aziendale, e quelli scelti fra i non finalisti, ma anche quelli scritti per l’occasione dai membri della giuria (gli scrittori Elisabetta Bucciarelli, Alberto Custerlina, Diana Lama) e da Valerio Varesi, che ha ricevuto il premio alla carriera.

Insomma, la mia prima pubblicazione “ufficiale” avrà l’onore di essere accompagnata da autori più navigati, il che dovrebbe peraltro rendere più appetibile un libro che raccoglie per lo più narrazioni di esordienti. Se volete avere un assaggio di quello che vi troverete potete scaricare gratuitamente, dal sito del premio, il pdf del

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Lama e trama: presentazione dell’antologia

Lama e trama 2010. La copertina dell'antologia.

Il 24 aprile a Maniago (Pordenone) verrà presentata l’antologia Lama e trama 2010 con i racconti di genere giallo/noir che sono giunti finalisti all’edizione 2009 del premio. Fra questi ci sarà il mio Regalo aziendale. Inoltre verrà rivelato il bando della nuova edizione del premio, verranno proiettati i corti vincenti della sezione cinematografica e verrà letto il Il fatto del dito e del coltello, vincitore della sezione monologo teatrale.

Io purtroppo non riuscirò ad esserci, bloccato come sono a Londra dalla nube di cenere del vulcano islandese. Non vola una mosca sulla capitale della perfida albione, ed è davvero strano un cielo senza mostri di tecnica, scie e rumore. La natura si scatena e ci mette seduti al posto che ci spetta, quello di impotenti osservatori. Mi toccherà bere qualche Ale in più.

Storie, narrazioni, sguardi obliqui

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