Maniago deve la sua fama di città delle coltellerie ad una roggia che fu fatta scorrere nel 1453 in mezzo al villaggio dal conte Nicolò di Maniago: nei pressi dei salti d’acqua furono costruiti un pugno di battiferro che sfruttandone l’energia permisero la nascita di un artigianato di coltelli e strumenti da lavoro che per secoli sono stati il propulsore dell’economia locale.
Il buon Nicolò non poteva però immaginare che oltre mezzo millennio dopo quella roggia avrebbe anche permesso l’istituzione del premio letterario (e non solo) giallo/noir Lama e trama, che quest’anno è giunto alla sesta edizione con la presidenza onoraria affidata a Luigi Bernardi, permettendo inoltre alla mia persona di tentare il primo approccio letterario “ufficiale”: mi è andata bene, con un piazzamento in finale al
Nero e coltelli
Il mio racconto Regalo aziendale (inedito) si è piazzato, con mio grande stupore e piacere, secondo ex aequo al premio letterario Lama e trama: narrazioni in punta di coltello bandito dalla Città di Maniago e dalla Provincia di Pordenone, in collaborazione con Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Slow Food, Consorzio Coltellinai Maniago e Associazione Pro Maniago.
Ciò significa che verrò premiato pubblicamente, sabato 22 alle ore 17.30, a Maniago, ovvero qui, e che alla sera presenzierò alla cena di gala organizzata in collaborazione con il locale Convivium Slow Food, per somma gioia del mio palato (questo è il programma completo della giornata). Nel caso in cui doveste capitare da quelle parti, fate un fischio. Certo, difficile finirci per caso, soprattutto se vivete come me dall’altro lato della pianura Padana.
Il racconto, che per bando deve essere di genere giallo o noir e il cui l’intreccio