Da oggi su Amazon potete acquistare in formato digitale (per kindle, computer, tablet e smartphone) alla modica cifra di 2,68€ Mole Nera, una raccolta di cinque racconti che in vecchia carta ammonta alle 50 pagine.
Regalo aziendale (vincitore del secondo premio al concorso Lama e trama), Sopravvivenze, Bitter Ale, Scena del crimine e Sambusi sono le storie che vi porteranno in una Torino stretta alla gola dalla crisi, permeata dal razzismo, dominata dalla ‘ndrangheta e innevata di coca.
Se volete un saggio di che aria tira all’ombra scura della Mole, potete scaricare gratuitamente Sopravvivenze.
A volte ci vuole poco per organizzare le persone. Basta una ragazzina che si inventi uno stupro e che accusi il nemico pubblico numero uno, il mostro non tollerato: il nomade. Il resto lo fa lo spirito di aggregazione, di amicizia, di
Un rito KKK: la croce incendiata. Immagine di dominio pubblico.
Erano uomini incappucciati, vestiti con un lindo lenzuolo. Hanno terrorizzato l’America nera per decenni. Bruciavano croci, incendiavano fattorie, uccidevano uomini, donne e bambini. Si facevano chiamare Ku Klux Klan (dal greco kyklos, cerchio, e dal gaelico clann, figli, famiglia) ed erano convinti della superiorità della “razza” bianca. Le loro confraternite si aggirano ancora fra di noi: generalmente considerate una frangia della destra estrema, oggi sono gruppi molto isolati e dispersi che contano non più di qualche migliaia di membri. Ed ora sono sbarcati in Italia.
Una lunga storia. Il KKK nacque il 24 dicembre del 1865 a Pulaski nel Tennessee, al termine della Guerra di Secessione, come una confraternita formata da alcuni reduci confederati. Essa doveva aiutare vedove ed orfani di guerra, ma si sarebbe dovuta anche opporre all’estensione del diritto di voto ai neri ed all’eliminazione della segregazione razziale. Nel 1869, con l’effettivo valore che ancora possedevano le leggi razziali, la confraternita, che intanto diveniva sempre più violenta, fu sciolta e, due anni dopo, il presidente degli Stati uniti Ulysses S. Grant lo dichiarò un gruppo terroristico illegale. La decisione venne poi abrogata nel