Vedere l’ultimo film di Clint Eastwood avendo come guida l’Hoover di James Ellroy provoca un solo effetto: delusione.
L’Hoover della trilogia sulla storia sporca dell’America è un uomo solo, moralmente minato, ossessionato dalle intercettazioni ambientali e dalla raccolta di dossier sui personaggi pubblici, politici e potenzialmente avversi alla sua visione di uno stato forte e retto. Con i dati in suo possesso e lo strumento burocratico da lui messo in piedi, l’FBI, mantiene saldo il suo ruolo reazionario di difensore degli Stati Uniti a furia di ricatti, infiltrazioni e controspionaggio che poco hanno a che fare con la legalità che il suo ufficio dovrebbe garantire. Agisce nel pubblico e nella politica da