Collisioni a Novello

Collisioni 2010. Il logo del festival letterario.

Novello non è male. Un borgo nelle Langhe, in terra da Barolo, sviluppato in lunghezza su una cresta con piazzette, vie, chiese e castelli affacciati su un paesaggio accecante. Aggiungeteci un clima frizzante, pre-estivo. La buona tavola. Il re dei vini. Più qualche manciata di buona letteratura e musica spalmati sui tre giorni di un festival letterario del tutto gratuito che, giunto al suo solo secondo anno di vita, ha saputo raccogliere gente come Davide Longo, Yehoshua, Vinicio Capossela, Dan Fante, Wu Ming, Gino Paoli, Marco Travaglio, Antonio Scurati, Massimo Gramellini, Gian Carlo Caselli, Lucio Dalla, i Modena, Paolo Rossi, Carlin Petrini, Riyoko Ikeda, Luca Scarlini e altri e altri ancora. Naturalmente non può che uscirne un fine settimana perfetto.

Grande merito va agli organizzatori del festival, Collisioni, e a tutti quelli che sono riusciti a trasformare un paese da mille cristiani in una festa di strada. La cosa più apprezzabile dell’evento è il fatto che veramente pochi autori hanno

continua

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L’amore secondo Cicchitto

L'onorevole Fabrizio Cicchitto

“L’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio”

Frase da far cariare immediatamente i denti, e difatti i generali smentiscono subito con i fatti le parole ospedaliere del Cavaliere. Dice Fabrizio Cicchitto che l’aggressione è dovuta ad una campagna d’odio condotta da

“…un network composto dal gruppo editoriale Repubblica-L’Espresso, da quel mattinale delle Procure che è il Fatto, da una trasmissione di Santoro e da un terrorista mediatico di nome Travaglio, oltre che da alcuni pubblici ministeri, che hanno nelle mani alcuni processi, tra i più delicati sul terreno del rapporto mafia politica e che vanno in tv a demonizzare Berlusconi…”

(media non allineati e toghe rosse)

“…e da un partito come l’Idv, con il suo leader Di Pietro, che in questi giorni sta evocando la violenza, come se volesse trasformare lo scontro politico in atto in guerra civile fredda, che coinvolge anche settori più giustizialisti del suo partito, caro onorevole Bersani.”

(opposizione parlamentare identificata nell’Italia dei Valori e in certi ranghi del PD)

“Da questa situazione si esce solo disinnescando con leggi funzionali quell’uso politico della giustizia, un cancro che ha distrutto la prima Repubblica e sta minando anche la seconda.”

(è tutta colpa della giustizia)

Vale a dire: all’odio rispondiamo con l’odio. Dagli ai giornalisti contrari, dagli all’opposizione, dagli alla giustizia che cerca di fare luce sui comportamenti del Premier. Una bella lista di proscrizione siglata con l’uscita dall’aula del Pdl quando la parola è passata a Di Pietro e Bersani. Per buona pace di chi si auspicava un abbassamento dei toni (Napolitano).

Storie, narrazioni, sguardi obliqui

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